A CHI SI RIVOLGE
La Residenza “San Pietro” è una struttura di nuova costruzione situata in Castiglione delle Stiviere, nel suggestivo scenario delle colline moreniche e ad un passo dal Lago di Garda, in un contesto climatico particolarmente favorevole. La struttura nasce per iniziativa privata. I lavori di costruzione sono terminati nel corso del 2003, anno in cui l’edificio è stato ufficialmente inaugurato. La struttura ha una capacità ricettiva globale di 130 posti letto. La Residenza risponde a tutte le norme strutturali indicate e richieste dal piano regionale, ha una capacità ricettiva globale di 130 posti letto, ed è organizzata su tre piani, divisi in sette nuclei abitativi; a ciascun piano corrisponde una diversa unità di offerta. Un'efficace segnaletica consente di muoversi con libertà e semplicità. La Residenza “San Pietro” è autorizzata al funzionamento ed ha ottenuto l’accreditamento da parte della Regione Lombardia per le unità di offerta Hospice, Residenza Sanitaria Disabili e Residenza Sanitaria Assistenziale
La Residenza Sanitaria Assistenziale
Alla Residenza Sanitaria Assistenziale, con un totale di 60 posti letto tutti accreditati, sono dedicati tre nuclei da 20 posti letto ciascuno, situati due al secondo piano della struttura ed uno al piano terra, e destinati ad accogliere persone ultrasessantacinquenni affette da fragilità fisica e/o cognitiva.
Il piano terra è dedicato all’accoglimento di persone in stato vegetativo.
La Residenza Sanitaria Disabili
I tre nuclei - per complessivi 60 posti letto - collocati al primo piano sono dedicati a Residenza Sanitaria Disabili e sono destinati ad accogliere:
- soggetti con età inferiore a 65 anni, non assistibili a domicilio, nelle condizioni di disabilità fisica, psichica, sensoriale, dipendente da qualsiasi causa;
- soggetti sia infra che ultrasessantacinquenni affetti da disabilità e/o fragilità, nonché gravi compromissioni psichiche o sensoriali dovute a patologie anche di tipo oncologico ad elevato medio grado di integrazione sanitaria;
- soggetti sia infra che ultrasessantacinquenni affetti da demenza o compromissioni di natura psichiatrica.
Si tratta di persone che sino ad ora venivano accolte in strutture (es. RSA, ospedali) che si sono dimostrate inadeguate ad affrontare le problematiche tipiche della loro patologia ed a sopperire alle specifiche esigenze psico- assistenziali.
La RSD "San Pietro" si pone l'obiettivo di superare le inadeguatezze sopra citate e di offrire risposte appropriate ai pazienti/ospiti ed alle loro famiglie.
In particolare:
- favorire il mantenimento di una ottimale qualità di vita, riducendo quanto più possibile il ricorso a ricoveri ospedalieri e cercando una stretta collaborazione con i medici e le equipe che precedentemente avuto in cura i pazienti (specialisti ospedalieri, CPS, MMG, ecc);
- collaborare con le famiglie, perché possano far parte del "sistema terapeutico" di cui gli ospiti necessitano, e fornire loro un costante punto di riferimento;
- permettere la realizzazione di piani di cura personalizzati tendenti anche alla valorizzazione dell'individualità della persona;
- potenziare gli interventi per la riabilitazione fisica, psichica, sociale e spirituale.
Stati vegetativi
La persona in stato vegetativo, dopo un lungo e impegnativo percorso sanitario, si trova in una situazione personale clinica stabile, con funzioni vitali autonome, anche se spesso necessita di nutrizione, con sondino naso-gastrico o con la PEG, e di respirare tramite cannula tracheale.
Queste persone non sono in uno stato "terminale", e, se accudite con attenzione, possono vivere a lungo, anche se in assenza di interazioni con il mondo esterno.
Una volta raggiunta una condizione di stabilità clinica, la persona in stato vegetativo non è più da considerare "paziente o malato", ma piuttosto un soggetto con gravissima disabilità.
Le figure professionali che operano all’interno del nucleo interagiscono in modo da produrre un lavoro multidisciplinare e non una semplice sequenza di atti e compiti.
Queste persone non sono in uno stato "terminale", e, se accudite con attenzione, possono vivere a lungo, anche se in assenza di interazioni con il mondo esterno.
Una volta raggiunta una condizione di stabilità clinica, la persona in stato vegetativo non è più da considerare "paziente o malato", ma piuttosto un soggetto con gravissima disabilità.
Le figure professionali che operano all’interno del nucleo interagiscono in modo da produrre un lavoro multidisciplinare e non una semplice sequenza di atti e compiti.
- Il medico, presente tutto il giorno dalle ore 8.00 alle 18.00 nei giorni feriali e dalle ore 8.00 alle ore 13.00 nei giorni festivi e prefestivi; inoltre il medico di struttura è reperibile anche di notte.
- L'infermiere è presente per tutte le 24 ore.
- L'O.S.S., presente per tutte le 24 ore,
- Il fisioterapista
- Lo psicologo
- Gli assistenti sociali sono di supporto nello svolgimento di pratiche burocratiche.
La stretta collaborazione con gli specialisti delle altre Strutture del Gruppo Mantova Salus permette, inoltre, di avere consulenze in reparto, limitando gli accessi ospedalieri dei pazienti solo a casi eccezionali o in caso di riacutizzazioni delle patologie.
L'Hospice
L'Hospice San Pietro è costituito da n° 10 posti letto per malati terminali oncologici e non oncologici, non assistibili presso il domicilio, in fase avanzata di una patologia ad andamento irreversibile. Obiettivo principale è accompagnare la persona e la sua famiglia in questa fase della malattia, definendo e realizzando un programma di cure palliative personalizzato ed orientato a migliorare la qualità della vita attraverso il controllo del dolore e del disagio fisico-psichico.
L'erogazione delle cure palliative è effettuata da un'equipe in cui le varie professionalità condividono la valutazione del paziente, il processo decisionale e, in definitiva, il programma personalizzato di intervento sul paziente stesso e la sua famiglia.
L'assistenza medica, infermieristica ed assistenziale prevede un'organizzazione del lavoro orientata sui bisogni, mentre un servizio di consulenza psicologica garantisce il supporto al paziente, ai familiari, agli operatori e pianifica interventi psicosociali. Il sostegno alle famiglie si completa, infine, con l'ausilio di assistenti sociali e di un servizio religioso che provvede all'assistenza spirituale di pazienti e familiari.
LA STRUTTURA
La struttura ha una capacità ricettiva globale di 130 posti letto. La Residenza risponde a tutte le norme strutturali indicate e richieste dal piano regionale, ha una capacità ricettiva globale di 130 posti letto, ed è organizzata su tre piani, divisi in sette nuclei abitativi.
Stanza tipo
Le soluzioni abitative proposte dalla Residenza San Pietro sono diversificate in base alle patologie ed alle necessità terapeutiche del singolo ospite.
Le stanze di degenza della Residenza Sanitaria Disabili e della Residenza Sanitaria Assistenziale sono singole o a due posti letto, dotate di propri servizi igienici, letti snodabili ideali anche per persone allettate, TV, telefono, impianto di climatizzazione, comunicazione interfono.
Le stanze di degenza della Residenza Sanitaria Disabili e della Residenza Sanitaria Assistenziale sono singole o a due posti letto, dotate di propri servizi igienici, letti snodabili ideali anche per persone allettate, TV, telefono, impianto di climatizzazione, comunicazione interfono.
Ciascun ospite dispone di un capiente armadio per gli indumenti e di un comodino per riporre i piccoli oggetti personali.
L'arredamento delle camere può essere personalizzato dagli abitanti del 'San Pietro'. Tutte le stanze di degenza dell’Hospice sono singole, con disponibilità di posto letto per un familiare, climatizzate e dotate di propri servizi igienici, letti snodabili, TV, frigorifero, telefono, comunicazione interfono.
Tutte le stanze, infine, si aprono all’esterno, dove un’ampia area verde è stata studiata con percorsi appositi anche per le carrozzine.
Dal momento che la Residenza è destinata a fornire agli ospiti ed alle loro famiglie una “casa” comoda e funzionale, l’arredamento è proprio quello di una casa o, al più, di una pensione familiare, e le camere possono essere personalizzate dai pazienti che le abitano.
Ambienti di vita collettiva
Al piano terra si trovano la hall di ingresso, l'ufficio accettazione e quelli amministrativi. La struttura è organizzata su tre piani, divisi in sette nuclei abitativi che, per favorire la familiarizzazione da parte degli ospiti, sono chiamati “VIE” e sono tinteggiati ed arredati con colori diversi, che ne permettono la facile identificazione.
Al piano terra sono presenti: la hall di ingresso, con l’Ufficio Accettazione con funzioni di prima informazione a chi accede alla struttura, gli uffici amministrativi, la Direzione Sanitaria, un’ampia sala polifunzionale con zona ristoro-bar e soggiorno all’aperto, il nucleo destinato a Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) "Caraffa" ed il nucleo destinato a Hospice "Portone del Lago".
Al primo piano sono presenti 3 nuclei destinati a Residenza Sanitaria Disabili (R.S.D) e la palestra di piano;
Al secondo piano sono presenti 2 nuclei destinati a Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.), e la palestra di piano.
In ogni nucleo è previsto un locale soggiorno-pranzo, una cucinetta di piano per il confezionamento delle colazioni e per le diverse necessità di ristoro ed un salottino di conversazione.
All’esterno della Residenza San Pietro è stata studiata un’ampia area verde con percorsi appositi anche per le carrozzine.
Al piano Interrato, infine, si trovano l’Unità di Terapia Fisica e Riabilitazione (2 palestre per cure fisiche e riabilitative e 5 box di fisiokinesiterapia), la Cappella, le camere mortuarie, i servizi generali (cucina centrale, lavanderia-guardaroba, magazzini e spogliatoi personale).
Orari
La Residenza "San Pietro" è una struttura aperta: le visite dei familiari sono assolutamente auspicabili ed attese.
I Parenti accedono alla struttura senza particolari vincoli di orari; ciò nonostante, salvo casi espressamente autorizzati, l'ingresso dei visitatori in RSD e RSA è sconsigliato durante le ore dei pasti e del risposo pomeridiano, cioè dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 19.00, salvo deroga scritta del Direttore Sanitario.
Ai famigliari degli ospiti accolti in Hospice è permesso risiedere col malato e dormire con lui. Dalle ore 20.00 le visite sono ammesse previo consenso della Direzione Sanitaria; in caso di grave necessità è possibile la permanenza di un familiare anche durante la notte.
Sono permesse, previa autorizzazione del Direttore Sanitario ed in relazione alle condizioni dell'Ospite, uscite, anche di diversi giorni, con i familiari. In tal caso il personale infermieristico si fa carico di preparare e consegnare agli accompagnatori la terapia necessaria per tutta la durata della permanenza fuori dalla struttura.
Ai famigliari degli ospiti accolti in Hospice è permesso risiedere col malato e dormire con lui. Non esistono limitazione né di numero né di orario alle visite.
Gli uffici amministrativi sono a disposizione dell'utenza dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00; nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 9.00 alle ore 17.00.